“Camminare, mettere un piede dopo l’altro, banalmente, e dirigersi verso una meta: però questo Cammino mi porta verso il mio proprio centro, si spinge all’interno, verso l’anima, il cuore. Lì non c’è mappa che valga, non c’è guida che conosca la strada e mi indichi dove si trova il rifugio, la fonte d’acqua, il cibo. Lo devo trovare da sola. Magari non sarà un viaggio piacevole, o facile. Ma adesso, per me, è irrinunciabile, anche se non ho ancora capito perché.”
(Fotografia e testo di Elisabetta Orlandi – Tutti i diritti riservati)
da Unmilioneottocentomila passi. Io, il mio bambino e il Cammino di Santiago, E. Orlandi, Edizioni Paoline, 2012