Ti guardavo, albero,
come si guarda un castello:
chi abitava i tuoi rami,
quale sortilegio stregava
i tuoi cortili di foglie?
E tornavo ogni giorno
con regali di vento,
tornavo da te,
e tornavo bambina
e in me
l’incanto.
Fotografia e testo di Elisabetta Orlandi – Tutti i diritti riservati
Da L’inattesa meraviglia, di E. Orlandi