A lato della stradina asfaltata crescono pratoline, ranuncoli. E violette. Ne raccolgo qualcuna, le metto nel mio quadernino a seccare. Tra qualche anno, quando lo riaprirò e troverò le piccole viole, sicuramente ricorderò i monti di Navarra e questa pioggia sottile, fresca, che mi dà il benvenuto in terra di Spagna. Chissà dove sarò, come sarò, come mi avrà cambiata questo Cammino. Mi piace pensare che il legame tra la “me stessa” di adesso e quella di un futuro più o meno lontano siano dei fiori, delle fragili violette raccolte al margine di una strada di montagna.”
da Unmilioneottocentomila passi. Io, il mio bambino e il Cammino di Santiago, di Elisabetta Orlandi, Edizioni Paoline, Milano, 2012
(Fotografia e testo di Elisabetta Orlandi – Tutti i diritti riservati)