Amare sorprese

Amare sorprese

Amare sorprese
me che camminavo
piano, nel solco del campo
tra i papaveri e l’oro.

Era vento, un sussurro di vento.
E non poterlo negare,
tanto era leggero.

Neppure la pioggia lo cancella,
né si sgretola al sole.

Amare

sorprese me che non volevo,
che non sapevo

se non volare.
Di cos’è fatto l’amore,
se non follia

se non follia gettata a piene mani
addosso al vento,
al campo di fuoco
contro il cielo non mai muto?

(Fotografia e testo di Elisabetta Orlandi – Tutti i diritti riservati)

da L’inattesa meraviglia, E. Orlandi

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Informazioni su Elisabetta Orlandi Storyteller_Il Castello delle Fiabe

Storytelling e formazione
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